Hai bisogno di aiuto? Scrivici.

Il Metodo

La Fondazione Exodus si propone di offrire risposte pedagogiche efficaci ai gravi problemi del disadattamento sociale, utilizzando le risorse positive che comunque sono presenti in ogni persona e contesto. Privilegia strumenti educativi semplici che facilitano i cambiamenti e le maturazioni richiesti da questo cammino ed aiutano i giovani a diventare protagonisti.

Gli strumenti educativi

Lo sport

Favorisce la liberazione e l’utilizzazione della propria aggressività, imparando a valutarla, controllarla, renderla produttiva, creativa. Attraverso la partecipazione alla vita di gruppo, il ragazzo accetta valori, regole e programmi comuni; riesce a tollerare meglio gli insuccessi ed a migliorare il suo stato di benessere psicofisico. Soddisfa quelle esigenze insite nell’uomo quali il gioco, il movimento, l’agonismo, l’aggressività, il rischio. La gamma delle attività sportive è varia: footing, canoa, roccia, piscina, calcio, scherma, bicicletta, basket, pallavolo, trekking, .

Il teatro e la musica

Aiutano parlare con immediatezza a sé stessi e alla gente. Facilitano la socializzazione e l’instaurarsi di rapporti più equilibrati, promuovono l’accettazione di sé, stimolano un metodo, la concentrazione, la memoria, l’attenzione.

Il lavoro

Il lavoro e i laboratori, oltre a possedere una forte valenza educativa, richiamano alla necessità che ciascuno provveda al proprio mantenimento consentono di sperimentare la volontà e la pazienza.

Il volontariato

Ha lo scopo di evitare l’isolamento del gruppo e favorirne l’integrazione sociale. Il contatto con situazioni di emarginazione possono essere validi strumenti atti a favorire una crescita sociale e una presa di coscienza rispetto alle problematiche sociali. L’esperienza del volontariato, graduale e a diversi livelli, permette di sperimentare la soddisfazione di essere utili agli altri.

La Carovana

All’inizio di ogni anno, gli educatori programmano, organizzano e propongono ai ragazzi diverse attività educative tra cui: uscite mensili di uno o più giorni; uscite occasionali di uno o più giorni per partecipare ad esperienze di interesse sociale, di protezione dell’ambiente e di volontariato proposte da varie associazioni a livello locale e nazionale; attività di una o più giorni di volontariato con le associazioni presenti sul territorio; partecipazione ad eventi culturali promossi sul territorio; uscite settimanali in bicicletta di preparazione alla carovana; esperienze itineranti della durata di un minimo di 3-4 giorni fino ad un massimo di un mese per la realizzazione di trekking e carovane che sono le attività educative di maggior valore per la metodologia di Exodus che è nata proprio come esperienza itinerante. Le carovane in genere si realizzano nel periodo agosto-settembre e si concludono al Capitolo.

Il Capitolo

Incontro annuale di tutte le comunità di Exodus con il proprio fondatore, don Antonio Mazzi che si tiene ogni anno dal 1 al 4 ottobre.

Sia La Carovana che il Capitolo sono per i ragazzi momenti educativi irrinunciabili in quanto occasioni privilegiate di riflessione, di confronto, di verifica e di ri-programmazione del proprio cammino di crescita personale alla presenza di tutti i ragazzi e gli educatori delle comunità di Exodus.
La partecipazione a tutte le attività previste è fondamentale per il ragazzo che vive l’esperienza comunitaria perché gli consente di sperimentare concretamente i principi educativi su cui si fonda il metodo e cioè: l’autoeducazione che permette la presa di coscienza di ogni passo della crescita e quindi l’autocontrollo, la coeducazione che valorizza il diverso ed il complementare educando alla collaborazione, all’accettazione di sé e dell’altro; la corresponsabilità che rende ciascuno protagonista e giudice del proprio operato.

Il Programma Educativo Individualizzato

Il PEI viene stilato dal ragazzo con gli educatori a circa 2 mesi dal suo ingresso in comunità, prevede dal 9° mese in poi una verifica del percorso educativo con il rientro temporaneo in famiglia. Tali rientri, concordati con i familiari e con il Ser.D. di appartenenza, prevedono un reinserimento graduale nel contesto familiare e sociale rigidamente strutturato in orari, rapporti e spostamenti.

La coeducazione

Sul piano metodologico la coeducazione è attuata con attività che sottolineano le ricchezze degli individui e dunque, ove opportuno, anche attività separate per ragazzi e ragazze, ai fini di favorire un più completo sviluppo della propria identità.

Il programma  è personalizzato e viene svolto mediante il metodo della Progressione Personale che prevede un lavoro fatto di impegni, mete ed obiettivi da raggiungere, verifiche periodiche e costanti dei progressi ottenuti.

Le Attività

Gli ospiti della Comunità svolgono i servizi necessari alla conduzione della casa (cucina, lavanderia, pulizie, ecc.) ai quali si aggiungono le seguenti attività laboratoriali permanenti che hanno uno scopo formativo:

Fattoria sociale

La Fattoria si configura come una vera e propria azienda agricola, diretta da un agronomo, che comprende l’attività di orticoltura su un terreno di circa 2 ettari, una serra con semenzaio, un allevamento di animali da cortile, un’attività di apicoltura con laboratorio per la  smielatura e la confezione di miele ed altri prodotti.

Laboratorio di ceramica

Il corso di ceramica è diretto da una volontaria appassionata e di grande esperienza. Ha come obiettivi lo sviluppo della manualità, del senso artistico, del gusto del bello.

Laboratorio di fotografia

Il corso di fotografia è diretto da un fotografo professionista ed è aperto anche a persone che non sono ospiti della comunità, in modo da favorire uno scambio tra l’interno e l’esterno della comunità.

Laboratorio di canto

Il corso di canto è diretto da un direttore di coro di notevole esperienza. Il canto ha lo scopo di facilitare l’espressione delle emozioni, la collaborazione “corale”, la sintonia fra le persone del gruppo, la gestione delle emozioni.

Laboratorio di giornalismo e comunicazione

Il corsi di giornalismo è diretto da un professore universitario di sociologia. Negli ultimi anni ha prodotto diverse edizioni del giornalino della comunità ed alcune produzioni video e fotografiche. Il laboratorio è anche il motore organizzativo degli eventi della comunità.

Attività sportiva

L’attività sportiva si svolge attraverso l’Associazione Sportiva Dilettantistica Exodus Cassino, diretta dal prof. Aldo Terranova, docente del corso di studi in Scienze motorie dell’Università di Cassino e prevede la presenza di tirocinanti universitari in qualità di “trainer” per i ragazzi della comunità.

Laboratorio di teatro

Il laboratorio di teatro è finalizzato all’acquisizione di capacità comunicative, espressive, anche non verbali.

Recupero scolastico

Grazie ad una convenzione con un Ente di formazione professionale di Cassino gli ospiti della Comunità possono seguire un corso di informatica finalizzato al conseguimento della patente europea del computer e un corso di inglese di base. Inoltre grazie alla presenza di insegnanti volontari (in pensione), vengono realizzati programmi di recupero scolastico personalizzati.