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Come si combatte la droga a Cassino

? inutile che ci scandalizziamo ogni volta che avviene un sequestro di sostanze stupefacenti. Le smart drugs sono molto pi? furbe di noi. Per fortuna le forze dell?ordine riescono spesso a stanare questi traffici. Ma oltre a dover avere a che fare con gli spacciatori, a Cassino devono misurarsi anche con gli amministratori che non sono stati capaci di impedire l?apertura di un negozio capace di nascondere qualunque cosa tra fertilizzanti e profumatori d?ambiente.

Mi trovo ogni tanto la sera in qualche parrocchia ad incontrare qualche decina di mamme e di pap? che con gli occhi spalancati ascoltano le informazioni sui pericoli delle sostanze. Cerco di spiegare loro come interpretare certi segnali che vengono dai figli adolescenti. Cercano di sforzarsi per approfondire il dialogo con i figli, cercano di passare pi? tempo con loro, cercano di trasmettere valori positivi. Ma spesso hanno l?aria di coloro che sono destinati a soccombere. Genitori, insegnanti, parroci, animatori stanno gettando la spugna. In questa citt? aprire una salumeria in via del Corso o aprire uno smart shop in viale Dante, ? esattamente la stessa cosa.

Se non ? l?eroina ? la cocaina, se non ? lo speedball ? il crack, se non ? l?alcol ? l?ecstasy o lo spinello. Centinaia di sostanze diverse ma tutte ugualmente utili a sballare, a riempire il vuoto incredibile che la maggior parte dei ragazzi sente dentro e dal quale non riesce a fuggire. I ragazzi queste cose le sanno benissimo. E se le forze dell?ordine si fanno in quattro per arginare lo spaccio, anche su internet, gli adulti che dovrebbero sentirsi responsabili dell?educazione dei giovani, sono spesso impegnati altrove.

Il problema droga ? una questione noiosissima per chiunque, fino a quando non tocca la propria famiglia. Allora il dramma diventa infinito. Ma nessuno che si preoccupi prima, tranne qualche operatore che passa le serate su una unit? di strada scalcinata o le mattinate in giro per le scuole ad incontrare studenti e insegnanti.

Provo a sognare: trasformiamo l?ex mercato coperto in un mega centro di aggregazione giovanile. Sale musica, cineforum, discoteca no alcol, sale mostra, atelier di pittura, web design, canto e recitazione. Dimentichiamo i pregiudizi, le appartenenze, le logiche di potere e troviamoci intorno ad un tavolo per dare vita ad un sogno. Un?alternativa veramente affascinante per il tempo libero dei ragazzi. Cos? si combatte la droga. Proponendo qualcosa di concreto, che metta i ragazzi di fronte ad una scelta. Che sappia farli emozionare, vivere amicizie straordinarie, fare esperienze indimenticabili, costruire progetti di vita sulla passione per il canto, guardare al futuro con ottimismo, fare respiri profondi prima di salire su un palcoscenico, amare la vita profondamente e infinitamente.

Ci avevamo provato con l?esperienza di Graffiti music, quando venne il Papa. Poi nessuno pi? ci ha creduto. Nessuno. Chi ? veramente potente, abbia il coraggio di mettere un po? del suo potere al servizio dei ragazzi. Altro che il vuoto insopportabile dei proclami elettorali pronunciati spesso da chi non ha niente da testimoniare, niente da comunicare, niente da dare alla citt?. Fine del sogno.

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Testimonianze

L’attenzione agli adolescenti e ai giovani non è solo un impegno sociale o politico, ma è la presa in carico di un progetto di vita. Un progetto che ha l’ambizione di costruire opportunità per i ragazzi e risposte ai loro bisogni. Ciò può avvenire solo mettendosi in ascolto del mondo giovanile. In questa ottica, tra i dieci Tavoli di lavoro tematici che il 30 giugno si confronteranno sulle politiche giovanili, particolare importanza riveste quello autogestito dai giovani: la grande adesione dei ragazzi dimostra la loro voglia di partecipazione.

Luigi Maccaro
Luigi Maccaro

Negli ultimi due anni alcune criticità del mondo giovanile che già erano presenti sono emerse con maggior intensità, perché il Covid ha fatto esplodere situazioni che prima erano silenti. Gli eventi organizzati da Exodus ci aiutano a riflettere, a fare il punto sulla nostra esperienza di professionisti al servizio delle persone più fragili. E sul tema del disagio giovanile abbiamo ancora tanta strada da fare. L’importante è farla insieme.

Vincenza Simeone
Vincenza Simeone

Sono Angela e faccio ormai parte di questa famiglia da più di 18 mesi. La comunità è la mia seconda casa, è davvero un posto stupendo… (altro…)

Angela
Angela

Vi rinnoviamo tutta la nostra stima, anche con questo articolo che mia figlia ha scritto sottolineando tutto ciò che di buono e di utile fate con passione per il bene comune e per il sociale! Con l’augurio di continuare sempre a fare del bene e fatto per bene come solo voi sapete fare.

Enrica
Enrica
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