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Il ritmo dei passi

Imprenditore assolto per possesso di droga: quando educazione e giustizia non possono stare insieme

Imprenditore assolto per possesso di droga: quando educazione e giustizia non possono stare insieme

ITALY MAGISTRATES STRIKEComplimenti all?avvocato per la sua capacit? persuasiva ma spesso – come a ragione sosteneva Platone – l?arte della retorica viene esercitata a discapito del bene delle persone. E questa volta il giudice avr? giudicato a norma di diritto ma sottovalutando il danno fatto al bene comune, screditando cio? il principio ampiamente condiviso da tutte le persone sane di mente in base al quale la droga fa male, rovina le persone, uccide i giovani (ieri a Roma 3 morti per overdose in un giorno solo) e lo spaccio deve essere perseguito pesantemente al fine di tutelare i giovani incapaci di proteggersi da questa porcheria.

In questo tempo segnato dal consumismo e dal diritto di godere fine a se stesso senza limiti anche la giustizia si inchina di fronte alla libert? dell?uomo di comprare tutto, possedere tutto, consumare tutto e godere di tutto. E? la cultura imperante che coinvolge tutti, comprese le istituzioni le quali dimenticano spesso che anche le cosiddette droghe leggere, come ? ampiamente dimostrato dalla ricerca scientifica, possono produrre non solo abuso e dipendenza, ma anche gravi danni psichiatrici in soggetti particolarmente vulnerabili ed inconsapevoli di tale vulnerabilit?. Come gli adolescenti, vero target di queste sostanze, con l?aggravante che l?uso di cannabis possa essere, in alcune persone pi? fragili, ?porta d?accesso? al consumo di altre droghe pi? pesanti.

Quale pu? essere la ricadute educativa di una sentenza che di fatto depenalizza il possesso di un ingente quantitativo di sostanza? Quanti ragazzi potranno spiegare ai loro genitori – spesso impreparati – che anche le sentenze dimostrano che non fanno nulla di male quando usano droghe?

Fatti come questo sono evidentemente in sintonia con l?idea che si possa andare verso una legalizzazione del consumo e della produzione di droghe, nell?illusione, sciocca e colpevole, che questo possa ridurre gli aspetti criminali connessi al fenomeno. Un eroe della lotta alla mafia come Paolo Borsellino dichiar? apertamente che questa ? una pura sciocchezza. D?altra parte abbiamo sotto gli occhi l?esempio della legalizzazione del gioco d?azzardo: il problema ? aumentato a dismisura rovinando migliaia di famiglie che prima non erano certo frequentatrici di bische clandestine, le sale sono in mano alle organizzazioni criminali e lo Stato ha svenduto il proprio onore per un piatto di lenticchie fiscali.

Anche in Regione Lazio ci sono nuovi consiglieri illuminati che pensano di ripianare il deficit sanitario legalizzando la produzione e la vendita di marijuana: dalle ostriche alle canne, ovvero dalla padella alla brace.

Andiamo avanti cos?, in questa ?Notte dei Proci? dove continuiamo a proporre ai ragazzi esperienze vuote di senso, testimonianze di adulti egoisti e capricciosi, anzich? tutelarli ed accompagnarli verso percorsi positivi fatti di sogni, passioni, impegno e responsabilit?. Come Telemaco aspetta il ritorno di Ulisse cos? loro aspettano il ritorno di adulti credibili, eroici e virtuosi.

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Testimonianze

L’attenzione agli adolescenti e ai giovani non è solo un impegno sociale o politico, ma è la presa in carico di un progetto di vita. Un progetto che ha l’ambizione di costruire opportunità per i ragazzi e risposte ai loro bisogni. Ciò può avvenire solo mettendosi in ascolto del mondo giovanile. In questa ottica, tra i dieci Tavoli di lavoro tematici che il 30 giugno si confronteranno sulle politiche giovanili, particolare importanza riveste quello autogestito dai giovani: la grande adesione dei ragazzi dimostra la loro voglia di partecipazione.

Luigi Maccaro
Luigi Maccaro

Negli ultimi due anni alcune criticità del mondo giovanile che già erano presenti sono emerse con maggior intensità, perché il Covid ha fatto esplodere situazioni che prima erano silenti. Gli eventi organizzati da Exodus ci aiutano a riflettere, a fare il punto sulla nostra esperienza di professionisti al servizio delle persone più fragili. E sul tema del disagio giovanile abbiamo ancora tanta strada da fare. L’importante è farla insieme.

Vincenza Simeone
Vincenza Simeone

Sono Angela e faccio ormai parte di questa famiglia da più di 18 mesi. La comunità è la mia seconda casa, è davvero un posto stupendo… (altro…)

Angela
Angela

Vi rinnoviamo tutta la nostra stima, anche con questo articolo che mia figlia ha scritto sottolineando tutto ciò che di buono e di utile fate con passione per il bene comune e per il sociale! Con l’augurio di continuare sempre a fare del bene e fatto per bene come solo voi sapete fare.

Enrica
Enrica
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