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Exodus al lavoro per una scuola più inclusiva

Exodus al lavoro per una scuola più inclusiva

scuolaOgni anno circa 2 ragazzi su 10 non tornano sui banchi di scuola. Finiscono tra i 700 mila ragazzi che in Italia, abbandonano la scuola senza portare a termine il percorso di formazione. Questi ragazzi, se accolti e seguiti, compresi quei bambini e adolescenti definiti ?senza speranze?, hanno la possibilit? di riappropriarsi del loro futuro. E’ importante aiutare i ragazzi, le scuole, le famiglie a dare a una svolta a storie individuali spesso molto precarie ed ? quello che intende fare la Fondazione Exodus con il progetto ?don Milani? finanziato dalla Regione Lazio con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica mediante un approccio pedagogico che si rifa al sacerdote fondatore della Scuola di Barbiana negli anni ’60.

Il progetto si ispira anche alla Direttiva ministeriale sull’inclusione scolastica che per la prima volta in Italia riconosce un’area di svantaggio molto pi? ampia di quella solitamente legata alla presenza di deficit fisici, psichici o sensoriali. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta speciale di attenzione per una variet? di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficolt? derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perch? appartenenti a culture diverse. Sono stati definiti Bisogni Educativi Speciali con l’obiettivo di intercettarli per far si che la scuola diventi sempre pi? inclusiva attraverso un nuovo modello che coinvolge insegnanti e famiglie.

La Fondazione Exodus ha iniziato, lo scorso mese di ottobre, a Cassino, un ciclo di incontri formativi rivolti agli insegnanti sui bisogni educativi speciali degli studenti proprio perch? gli insegnanti siano protagonisti attivi di questa sperimentazione che dovrebbe garantire una personalizzazione dei percorsi formativi finora rimasta sulla carta. Tra i temi affrontati: sistemi relazionali nella scuola, didattica inclusiva, individualizzazione e personalizzazione dei programmi, piano didattico personalizzato, misure compensative e dispensative, strategie innovative nell’insegnamento, didattica metacognitiva, mappe concettuali, la risorsa compagni di classe, cooperative learning e tutoring.

Il progetto ?don Milani? si inserisce dunque in una strategia che Exodus porta avanti da molti anni sul nostro territorio insieme ai numerosi istituti scolastici con i quali collabora. Sar? coordinato dalla professoressa Marisa Del Maestro, psicoterapeuta e si avvarr? di una equipe in corso di formazione. Gli Educatori che volessero presentare la propria candidatura potranno farlo collegandosi all’indirizzo www.exodus.it/hr e compilando il questionario proposto. Verranno proposti incontri formativi e laboratori educativi per gli studenti finalizzati a rafforzarne le capacit? comunicative e relazionali, le potenzialit? individuali e la motivazione allo studio. Tra gli obiettivi specifici del progetto vi ? anche la sensibilizzazione e la responsabilizzazione dei genitori degli alunni nello sviluppo del loro percorso educativo-formativo.

Il progetto don Milani della Fondazione Exodus ? gi? operativo dal 2010 in Lombardia e in Calabria dove abbiamo registrato risultati molto interessanti. Ma il risultato pi? bello ? lo sguardo di quei ragazzi che, prima definiti ?irrecuperabili?, oggi sono felicemente reinseriti in un percorso formativo che dar? loro la possibilit? di essere pienamente artefici del proprio futuro.

Ogni anno circa 2 ragazzi su 10 non tornano sui banchi di scuola. Finiscono tra i 700 mila ragazzi che in Italia, abbandonano la scuola senza portare a termine il percorso di formazione. Questi ragazzi, se accolti e seguiti, compresi quei bambini e adolescenti definiti ?senza speranze?, hanno la possibilit? di riappropriarsi del loro futuro. E’ importante aiutare i ragazzi, le scuole, le famiglie a dare a una svolta a storie individuali spesso molto precarie ed ? quello che intende fare la Fondazione Exodus con il progetto ?don Milani? finanziato dalla Regione Lazio con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica mediante un approccio pedagogico che si rifa al sacerdote fondatore della Scuola di Barbiana negli anni ’60.

Il progetto si ispira anche alla Direttiva ministeriale sull’inclusione scolastica che per la prima volta in Italia riconosce un’area di svantaggio molto pi? ampia di quella solitamente legata alla presenza di deficit fisici, psichici o sensoriali. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta speciale di attenzione per una variet? di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficolt? derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perch? appartenenti a culture diverse. Sono stati definiti Bisogni Educativi Speciali con l’obiettivo di intercettarli per far si che la scuola diventi sempre pi? inclusiva attraverso un nuovo modello che coinvolge insegnanti e famiglie.

La Fondazione Exodus ha iniziato, lo scorso mese di ottobre, a Cassino, un ciclo di incontri formativi rivolti agli insegnanti sui bisogni educativi speciali degli studenti proprio perch? gli insegnanti siano protagonisti attivi di questa sperimentazione che dovrebbe garantire una personalizzazione dei percorsi formativi finora rimasta sulla carta. Tra i temi affrontati: sistemi relazionali nella scuola, didattica inclusiva, individualizzazione e personalizzazione dei programmi, piano didattico personalizzato, misure compensative e dispensative, strategie innovative nell’insegnamento, didattica metacognitiva, mappe concettuali, la risorsa compagni di classe, cooperative learning e tutoring.

Il progetto ?don Milani? si inserisce dunque in una strategia che Exodus porta avanti da molti anni sul nostro territorio insieme ai numerosi istituti scolastici con i quali collabora. Sar? coordinato dalla professoressa Marisa Del Maestro, psicoterapeuta e si avvarr? di una equipe in corso di formazione. Gli Educatori che volessero presentare la propria candidatura potranno farlo collegandosi all’indirizzo www.exodus.it/hr e compilando il questionario proposto. Verranno proposti incontri formativi e laboratori educativi per gli studenti finalizzati a rafforzarne le capacit? comunicative e relazionali, le potenzialit? individuali e la motivazione allo studio. Tra gli obiettivi specifici del progetto vi ? anche la sensibilizzazione e la responsabilizzazione dei genitori degli alunni nello sviluppo del loro percorso educativo-formativo.

Il progetto don Milani della Fondazione Exodus ? gi? operativo dal 2010 in Lombardia e in Calabria dove abbiamo registrato risultati molto interessanti. Ma il risultato pi? bello ? lo sguardo di quei ragazzi che, prima definiti ?irrecuperabili?, oggi sono felicemente reinseriti in un percorso formativo che dar? loro la possibilit? di essere pienamente artefici del proprio futuro.

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Testimonianze

L’attenzione agli adolescenti e ai giovani non è solo un impegno sociale o politico, ma è la presa in carico di un progetto di vita. Un progetto che ha l’ambizione di costruire opportunità per i ragazzi e risposte ai loro bisogni. Ciò può avvenire solo mettendosi in ascolto del mondo giovanile. In questa ottica, tra i dieci Tavoli di lavoro tematici che il 30 giugno si confronteranno sulle politiche giovanili, particolare importanza riveste quello autogestito dai giovani: la grande adesione dei ragazzi dimostra la loro voglia di partecipazione.

Luigi Maccaro
Luigi Maccaro

Negli ultimi due anni alcune criticità del mondo giovanile che già erano presenti sono emerse con maggior intensità, perché il Covid ha fatto esplodere situazioni che prima erano silenti. Gli eventi organizzati da Exodus ci aiutano a riflettere, a fare il punto sulla nostra esperienza di professionisti al servizio delle persone più fragili. E sul tema del disagio giovanile abbiamo ancora tanta strada da fare. L’importante è farla insieme.

Vincenza Simeone
Vincenza Simeone

Sono Angela e faccio ormai parte di questa famiglia da più di 18 mesi. La comunità è la mia seconda casa, è davvero un posto stupendo… (altro…)

Angela
Angela

Vi rinnoviamo tutta la nostra stima, anche con questo articolo che mia figlia ha scritto sottolineando tutto ciò che di buono e di utile fate con passione per il bene comune e per il sociale! Con l’augurio di continuare sempre a fare del bene e fatto per bene come solo voi sapete fare.

Enrica
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