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Il voto dei cattolici

Con l’avvicinarsi della campagna elettorale, politologi della prima e dell’ultima ora si affannano a cercare di interpretare gli orientamenti del voto cattolico, gli interventi delle gerarchie ecclesiastiche, i sermoni dei parroci nelle chiese. Come votano i cattolici? E soprattutto: come intercettare il voto dei cattolici? Questo secondo interrogativo arrovella le menti dei politici di centrodestra, di centro e di centrosinistra.?

Alle amministrative parte pure la corsa ad inserire nelle liste questo o quello perch? hanno “aderenze” nel mondo ecclesiale. Poi, quando si ha un Vescovo come il nostro, uno che le cose non le manda a dire, c’? anche sui giornali un’ossequienza eccessiva, a volte leziosa.

Ma ? bene sapere che i “baciapile” non fanno un gran servizio alla Chiesa. Voler bene alla Chiesa non significa chiudere gli occhi e staccare il cervello. Cos? come non si pu? pensare di usare la Chiesa e i Valori che essa promuove per difendere chi oggi sta al potere.

Bisogna dire chiaramente che chi a parole difende la Famiglia e poi non compie nessun atto concreto per sostenerne l’esistenza, anzi, magari nei comportamenti privati testimonia l’esatto contrario di quello che dice, deve dimettersi dagli incarichi istituzionali.

Le nostre citt? sono sempre pi? le citt? degli intrighi, degli interessi, delle politiche sbagliate, degli egoismi, ma i cristiani non vogliono, ne’ possono diventare il cerotto della politica per la campagna elettorale. Anzi,?il voto dei cristiani si esprime meglio fuori dalle urne.

Il problema dei cristiani dovrebbe essere come trasformare le citt? degli interessi in citt? della gioia, come riscoprire la gioia di sentirsi una comunit?, condividendo le strategie politiche, quelle educative, quelle del tempo libero, quelle sulla famiglia.

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Testimonianze

L’attenzione agli adolescenti e ai giovani non è solo un impegno sociale o politico, ma è la presa in carico di un progetto di vita. Un progetto che ha l’ambizione di costruire opportunità per i ragazzi e risposte ai loro bisogni. Ciò può avvenire solo mettendosi in ascolto del mondo giovanile. In questa ottica, tra i dieci Tavoli di lavoro tematici che il 30 giugno si confronteranno sulle politiche giovanili, particolare importanza riveste quello autogestito dai giovani: la grande adesione dei ragazzi dimostra la loro voglia di partecipazione.

Luigi Maccaro
Luigi Maccaro

Negli ultimi due anni alcune criticità del mondo giovanile che già erano presenti sono emerse con maggior intensità, perché il Covid ha fatto esplodere situazioni che prima erano silenti. Gli eventi organizzati da Exodus ci aiutano a riflettere, a fare il punto sulla nostra esperienza di professionisti al servizio delle persone più fragili. E sul tema del disagio giovanile abbiamo ancora tanta strada da fare. L’importante è farla insieme.

Vincenza Simeone
Vincenza Simeone

Sono Angela e faccio ormai parte di questa famiglia da più di 18 mesi. La comunità è la mia seconda casa, è davvero un posto stupendo… (altro…)

Angela
Angela

Vi rinnoviamo tutta la nostra stima, anche con questo articolo che mia figlia ha scritto sottolineando tutto ciò che di buono e di utile fate con passione per il bene comune e per il sociale! Con l’augurio di continuare sempre a fare del bene e fatto per bene come solo voi sapete fare.

Enrica
Enrica
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