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Comunità breve DGA

Comunità breve per giocatori d'azzardo

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E’ un percorso residenziale per giocatori in carico ai Ser.D., in fase iniziale (con finalità di osservazione diagnostica in situazione di contenimento full time del sintomo), oppure già in trattamento da tempo in regime ambulatoriale (come intervento motivazionale di rinforzo all’intervento terapeutico già in atto o in seguito a ricaduta).
La scelta di un intervento residenziale brevissimo (5 giorni lavorativi uniti a due fine settimana per un totale di 9 giorni) vuole favorire quei giocatori resistenti ad intraprendere percorsi comunitari a medio o lungo termine; la necessità di coprire i debiti contratti con il gioco, poter continuare a lavorare e produrre un reddito, costituisce per essi una priorità anche nel momento in cui fanno richiesta di un percorso di cura.
Il modello di intervento si fonda sull’integrazione di differenti modelli teorici: modello motivazionale, cognitivo comportamentale, pedagogico.

Si tratta un intervento simbolico-esperienziale di rinforzo relazionale e motivazionale a percorsi trattamentali, rispetto ai quali non costituisce un’alternativa ma un’integrazione. La peculiarità dell’intervento è rappresentata dalla metafora del viaggio verso un luogo isolato e protetto: il soggiorno è una parentesi nella vita della persona, un percorso di conoscenza introspettiva. Il trattamento avviene all’interno di un luogo di cura già strutturato e definito come tale, la comunità Exodus di Cassino; operatori e ospiti si ritrovano per condividere un’esperienza. La distanza dalla propria rete familiare e sociale, la collocazione della struttura ospitante in un luogo immerso nella natura, lontano dalla propria abituale quotidianità, amplificano il senso della necessità per i pazienti di “prendere distanza dalla propria storia” per poterla “osservare e ri-conoscere”.

Il setting consente di raggiungere una condizione di remissione del sintomo altrimenti difficilmente ottenibile, specie nelle fasi iniziali di un percorso ambulatoriale e si propone il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • osservazione e approfondimento diagnostico,
  • incremento della consapevolezza rispetto al proprio comportamento di gioco ed ai meccanismi cognitivi che contribuiscono a sostenerlo ed incrementarlo,
  • rinforzo della motivazione al cambiamento e aumento dell’auto efficacia,
  • miglioramento della compliance al trattamento
  • definizione di eventuali altre indicazioni terapeutiche
  • acquisizione di skills per la prevenzione della ricaduta.

Il principale strumento clinico è il gruppo: la condivisione rappresenta un’occasione intensa di confronto della propria storia, dello stile di vita, dei comportamenti disfunzionali e della qualità delle proprie relazioni. La residenzialità, la condivisione in gruppo, la brevità e l’intensità dell’intervento rappresentano un potente “innesco” all’avvio di processi di insight e di progettualità terapeutica.

I contenuti principali del percorso riguardano gli schemi cognitivi distorti, i meccanismi neurobiologici della dipendenza da gioco, esordio e significato del sintomo nella cornice generale della storia di vita individuale, l’individuazione degli stimoli, delle situazioni a rischio e delle strategie di fronteggiamento, l’analisi della situazione sociale ed economica e l’individuazione di strumenti per la limitazione dei rischi.

L’equipe è composta da educatori, psicologi, assistenti sociali, tecnici dell’attività motoria e altri collaboratori che garantiscono la copertura della struttura 24 ore su 24.
Viene realizzato in 2 edizioni all’anno, una primaverile ed una autunnale ed accoglie pazienti provenienti da tutto il territorio nazionale.
È previsto il pagamento di una retta a carico del servizio inviante (100 €).

L’esperienza – seppure con livelli di coinvolgimento diversi a seconda della struttura di personalità, della storia individuale e terapeutica di ciascuno – acquisisce per i pazienti un’esperienza positiva in termini di aumento della motivazione e dell’autoefficacia.

PROSSIMA EDIZIONE: in programmazione… se interessati inviare una mail a gap@exoduscassino.it

Disturbo da Gioco d'Azzardo patologico

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