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Cassino, una citt? al?bivio

Intervista raccolta da Rita Cacciami per il quotidiano La Provincia

Exodus ancora in prima linea con una nuova avventura, Talenti. Cosa bolle in pentola?

Intervista raccolta da Rita Cacciami per il quotidiano La Provincia

Exodus ancora in prima linea con una nuova avventura, Talenti. Cosa bolle in pentola?

Passione, voglia di mettersi in gioco, curiosit? di battere gli avamposti, senso di appartenenza ad una citt? che non si pu? arrendere come sta facendo.

Siamo a Cassino da venti anni. Abbiamo sempre cercato di non starcene chiusi in comunit? a fare il nostro lavoro, anzi, per noi il territorio, le persone, le altre organizzazioni sono sempre stati ossigeno. Chi si chiude muore. Chi pensa di bastare a se stesso ? cieco. Dai Mille giovani per la pace a Graffiti music, siamo sempre a dire che i giovani ci interessano, cos? come ci interessa il posto in cui essi vivono. Questa volta abbiamo voluto raccogliere l?esortazione di dom Pietro Vittorelli quando ha detto ai giovani di prendere coraggio e assumersi impegni e responsabilit?. Abbiamo deciso che questo appello non cadr? nel vuoto. Questa citt? non pu? permetterselo.

Gi?, Cassino, una citt? che in questo momento si trova di nuovo di fronte ad un bivio?

Per Cassino questo ? il tempo delle scelte. Dobbiamo decidere se vogliamo essere la citt? dell?illegalit? diffusa o la citt? dove i nostri figli possano crescere serenamente. Se vogliamo essere la citt? del cemento selvaggio o degli spazi verdi e degli impianti sportivi. La citt? dell?apatia o la citt? della creativit?. La citt? delle divisioni o la citt? che sa essere una comunit?. Se l?obiettivo del rilancio turistico sia riempire quattro posti in albergo o darle una dimensione europea di altissimo profilo. Questa ? una citt? che ha 3 motori potenti: l?Abbazia, l?Universit? ed il polo industriale. Noi siamo la benzina. I cittadini che sanno stare insieme, che si sentono comunit?, dentro ad un progetto comune, sono l?unico carburante possibile. Un?amministrazione che non capisce questo, che non capisce che il suo compito ? tenere insieme tutto, in maniera armoniosa, non merita la fiducia della gente.

Talenti si propone di gettare le basi per questo progetto comune?

E? proprio cos?. E? venuto il momento di uscire dalle case, dalle sedi, dalle comunit?, dalle chiese, dagli uffici, dalle fabbriche e guardarci in faccia per dire: ?Io ci sto, metto a disposizione i talenti che ho ricevuto in dono. So che se li condivido, frutteranno. Se li tengo per me saranno la mia dannazione?. Per questo abbiamo pensato di invitare cittadini, associazioni, istituzioni, enti locali, in Cascina. Per parlare, confrontarsi, discutere, cercare strategie condivise, far rinascere un dibattito politico altrimenti ridotto a gossip. Organizzando questa manifestazione mi sono reso conto che a Cassino c?? voglia di tornare ad essere protagonisti nella costruzione del futuro. Non ci si accontenta pi? di votare e delegare ma si vuole partecipare alle scelte. Mi sono reso conto che le persone e i rapporti umani sono la risorsa, il valore pi? importante che abbiamo a disposizione.

Cosa vedi nel futuro di Exodus?

Vedo la possibilit? di trasformarsi in una esperienza capace di coinvolgere sempre pi? giovani. Il nostro obiettivo non ? curare i tossicodipendenti, questa cosa dovete capirla una volta per tutte. Il nostro obiettivo ? stare con i giovani, fare educazione e ?lasciare il mondo un po? migliore di come l?abbiamo trovato?.

Vedo la necessit? di moltiplicare l?impegno, coinvolgere ancora pi? persone e lavorare su 4 nuove frontiere: il volontariato internazionale con gli Educatori Senza Frontiere, il lavoro di accoglienza del disagio con nuove competenze rivolte alle nuove forme di dipendenza, la cooperazione sociale vera, anche come strategia per costruire nuova occupazione ed infine la Casa delle arti. Il progetto pi? ambizioso: realizzare uno spazio dove i giovani possano far esplodere la loro creativit?. Come dice don Mazzi: ?Sono realista. Non dimentico mai che la vita ? un sogno?.

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Testimonianze

L’attenzione agli adolescenti e ai giovani non è solo un impegno sociale o politico, ma è la presa in carico di un progetto di vita. Un progetto che ha l’ambizione di costruire opportunità per i ragazzi e risposte ai loro bisogni. Ciò può avvenire solo mettendosi in ascolto del mondo giovanile. In questa ottica, tra i dieci Tavoli di lavoro tematici che il 30 giugno si confronteranno sulle politiche giovanili, particolare importanza riveste quello autogestito dai giovani: la grande adesione dei ragazzi dimostra la loro voglia di partecipazione.

Luigi Maccaro
Luigi Maccaro

Negli ultimi due anni alcune criticità del mondo giovanile che già erano presenti sono emerse con maggior intensità, perché il Covid ha fatto esplodere situazioni che prima erano silenti. Gli eventi organizzati da Exodus ci aiutano a riflettere, a fare il punto sulla nostra esperienza di professionisti al servizio delle persone più fragili. E sul tema del disagio giovanile abbiamo ancora tanta strada da fare. L’importante è farla insieme.

Vincenza Simeone
Vincenza Simeone

Sono Angela e faccio ormai parte di questa famiglia da più di 18 mesi. La comunità è la mia seconda casa, è davvero un posto stupendo… (altro…)

Angela
Angela

Vi rinnoviamo tutta la nostra stima, anche con questo articolo che mia figlia ha scritto sottolineando tutto ciò che di buono e di utile fate con passione per il bene comune e per il sociale! Con l’augurio di continuare sempre a fare del bene e fatto per bene come solo voi sapete fare.

Enrica
Enrica
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