Hai bisogno di aiuto? Scrivici.

Blog

Blog

17 marzo: le cose che ci uniscono, oggi.

Il 150mo anniversario dell?Unit? del nostro Paese viene giustamente colto come opportunit? per riscoprire le radici storiche della nostra Repubblica e un po’ dovunque celebrazioni ed eventi culturali costellano la penisola.?Credo per? che non dobbiamo lasciarci sfuggire l?occasione per domandarci quale sia oggi il senso che diamo a questa nostra unit?, a questo nostro stare e restare insieme.

Mi interessa in particolar modo quella parte della Costituzione, ampia ed articolata, che indica al Paese la necessit? e l’importanza del prendersi cura dell?altro. E che esalta le figure degli educatori, degli inseganti, dei genitori, dei social workers, dei volontari.
Custodire, proteggere, difendere i pi? deboli, i bambini, gli anziani, i meno fortunati.
Questa responsabilit? sociale impegna e tiene insieme una parte molto consistente dell?Italia. Nella scuola, nella famiglia, nel terzo settore. Donne e uomini che lavorano quotidianamente per contenere la disgregazione sociale, per promuovere l?unit? delle classi sociali, contro un mercato liberista e sfrenato che rende i ricchi pi? ricchi e i poveri pi? poveri.
Affidare tutto a questo mercato selvaggio non significa dunque contribuire a smantellare l’unit? del Paese?

Come sempre ? la Famiglia che contrasta questa deriva versa la disgregazione sociale. ? la famiglia che assorbe i bisogni e le istanze dei cittadini pi? deboli di fronte alle quali la Repubblica ? sempre pi? incapace di dare risposte.
La colpa viene data alla mancanza di risorse, spesso a ?quelli che c?erano prima di noi?. Ma la Salute, i Diritti umani, la Cura dei pi? deboli di cui la Costituzione si fa garante, possono venire calpestati per problemi di budget?

Ma la cosa che pi? di tutte mi interessa ? l?educazione. Oggi i genitori pi? attenti, gli insegnanti, gli animatori del volontariato educativo, negli oratori e nelle associazioni giovanili, si confrontano con le difficolt? dell?educare, con la quasi impossibilit? di fare proposte educative affascinanti che sappiano far vibrare l?animo dei ragazzi. E troppe volte sono silenziosi, rassegnati, si lasciano andare. C?? una fatica incredibile a trovare un vocabolario comune tra le generazioni: bene e male, disciplina e sacrificio, autorit?, libert?, trasmissione di sapere tra generazioni, tradizione e memoria. Parole e concetti che rischiano di non avere pi? una interpretazione comune.

Celebrare l?Unit? d?Italia, dovrebbe significare, secondo me, ritessere una rete educativa comune. Dobbiamo ricostruire, a partire dalle citt?, un patto tra adulti e ragazzi e tra famiglie e istituzioni. Un lavoro difficile ma necessario ed urgente. Dobbiamo trovare parole, gesti, speranze che uniscano le persone.

Il 17 marzo, nell?incontro che faremo in comunit?, vogliamo assumere questo impegno morale, civile e ?repubblicano? di educare i ragazzi al loro futuro e a vivere, noi adulti, secondo uno stile di vita corretto, positivo, sobrio, responsabile.

Exodus e L’inchiesta presentano “150 anni insieme: le cose che ci uniscono, oggi.”.

Fernardo Riccardi intervista Lino Diana.

Appuntamento in Comunita’ gioved? 17 marzo ore 16.30. Non mancare.

Write a Comment

Testimonianze

L’attenzione agli adolescenti e ai giovani non è solo un impegno sociale o politico, ma è la presa in carico di un progetto di vita. Un progetto che ha l’ambizione di costruire opportunità per i ragazzi e risposte ai loro bisogni. Ciò può avvenire solo mettendosi in ascolto del mondo giovanile. In questa ottica, tra i dieci Tavoli di lavoro tematici che il 30 giugno si confronteranno sulle politiche giovanili, particolare importanza riveste quello autogestito dai giovani: la grande adesione dei ragazzi dimostra la loro voglia di partecipazione.

Luigi Maccaro
Luigi Maccaro

Negli ultimi due anni alcune criticità del mondo giovanile che già erano presenti sono emerse con maggior intensità, perché il Covid ha fatto esplodere situazioni che prima erano silenti. Gli eventi organizzati da Exodus ci aiutano a riflettere, a fare il punto sulla nostra esperienza di professionisti al servizio delle persone più fragili. E sul tema del disagio giovanile abbiamo ancora tanta strada da fare. L’importante è farla insieme.

Vincenza Simeone
Vincenza Simeone

Sono Angela e faccio ormai parte di questa famiglia da più di 18 mesi. La comunità è la mia seconda casa, è davvero un posto stupendo… (altro…)

Angela
Angela

Vi rinnoviamo tutta la nostra stima, anche con questo articolo che mia figlia ha scritto sottolineando tutto ciò che di buono e di utile fate con passione per il bene comune e per il sociale! Con l’augurio di continuare sempre a fare del bene e fatto per bene come solo voi sapete fare.

Enrica
Enrica
banner-service_2