La Regione Lazio blocca i fondi per la Prevenzione
Ma Exodus porta avanti comunque le attivit? nelle scuole.?Il Consorzio dei Servizi Sociali del Cassinate ci ha comunicato che dobbiamo sospendere le attivit? di prevenzione del progetto UP poich? la Regione Lazio non ha versa quanto dovuto al Consorzio stesso, da cos? tanto tempo che i fondi rischiano ormai di andare in perenzione.
Gli educatori di Exodus, coordinati da Marisa Del Maestro, incontrano ogni anno nelle scuole del nostro territorio centinaia di ragazzi, con i loro insegnanti e molti genitori.
E proprio per dare sostegno alle famiglie abbiamo creato un Centro di sostegno alla Famiglia specializzato nell’affrontare problematiche relative al disagio adolescenziale. Centro frequentato da decine di persone ogni settimana.
La mattina nelle classi si svolgono attivit? di promozione delle relazioni, tra i ragazzi stessi e tra loro e gli adulti. Ma anche attivit? di informazione sui pericoli dell’alcol e delle sostanze stupefacenti. A volte questi incontri vedono la presenza di un ragazzo della comunit? che racconta il dramma della tossicodipendenza. Altre volte ? la classe che, accompagnata dagli insegnanti, viene a far visita alla comunit?.
Altro modulo su cui stavamo lavorando ? la Formazione delle Famiglie, da lanciare in gennaio, per sostenere i genitori nel loro difficile compito educativo.
Dopo aver fatto queste cose per tanti anni sul nostro territorio (dal 1990), con il Consorzio avevamo individuato delle risorse per sostenere economicamente queste attivit?. Risorse che ormai sono venute a mancare a causa delle ben note difficolt? della Regione Lazio.
Ma grazie a Dio abbiamo un buon numero di Volontari che ci permettono continuare a svolgere questo servizio ai ragazzi, agli insegnanti, alle famiglie del nostro territorio a costo zero per la collettivit?.
Cos? come svolgiamo a costo zero le attivit? quotidiane per una decina di ragazzi disabili, perfettamente inseriti nelle attivit? della Cascina messaci a disposizione gratuitamente dall’Abbazia di Montecassino. Oppure il Centro di Ascolto che ogni anno orienta fra i cento e i duecento ragazzi verso programmi di presa in carico e riabilitazione.
Porteremo avanti allo stesso modo anche le attivit? di prevenzione.
E per questo voglio ringraziare pubblicamente le persone che animano queste attivit?: educatori dotati di una straordinaria motivazione e di un altissimo senso di gratuit? e spirito di servizio. Ogni giorno, con risorse economiche ridicole, certi che, insieme, lasceremo il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato.
Allo stesso tempo non posso non esprimere tristezza per una Pubblica Amministrazione che, continuando a dilapidare soldi in scelte sbagliate e clientelari, stipendi e privilegi imbarazzanti, oggi si ritrova a doversi giustificare con gli ultimi, le persone pi? fragili, le famiglie, i ragazzi pi? giovani perch? i soldi sono finiti.
E si continua a dare la colpa ad una crisi economica che altro non ? se non il frutto dell’avidit?, dell’incapacit?, dell’inettitudine di una classe dirigente che negli ultimi vent’anni ? stata capace di sbagliare tutto. D’altra parte, nella storia, i poveri non sono mai stati salvati dai ricchi.