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Gli Operatori di Exodus Cassino

Exodus è l’avventura di un gruppo di donne e di uomini che cercano la liberazione propria e di coloro che avvicinano durante il cammino. È l’idea che sia possibile affrontare i grandi problemi sociali in maniera semplice, utilizzando le risorse che ci sono già nelle persone. È la scommessa che sia possibile coniugare professionalità e volontariato, avventura e quotidiano, familiarità e disciplina, carisma e istituzione.

Il viaggio di Exodus muove dalla critica della società futile, violenta, ingiusta, esteriore, ma non si ferma alla contestazione. Gli operatori di Exodus vivono in prima persona e trasmettono l’essenzialità, la nonviolenza, la ricerca della giustizia e il primato dell’interiorità.

L’operatore di Exodus è, prima di ogni altra cosa, un educatore di se stesso, che anzitutto vive tutto quello che cerca di trasmettere. È in grado di lasciarsi educare dalle situazioni che incontra ed è in continua ricerca e formazione.

Exodus utilizza gli strumenti dell’educazione, quali lo sport, la musica, il teatro, la formazione professionale, il lavoro e la parola. Le altre competenze (psicologica, medica, organizzativa, ecc.) sono a servizio di una prospettiva educativa: l’educazione è il baricentro di ogni progetto. L’educatore agisce con responsabilità all’interno della comunità, come un padre nella sua famiglia, avendo cura di tutti gli aspetti della vita del gruppo, in spirito di servizio e di condivisione. Educa alle piccole cose, alle priorità, alla laboriosità, alla competenza, alla riflessione, alla solidarietà, alla valutazione di se, alla costanza.

Exodus è un progetto che non si fa da soli. È fondamentale un buon lavoro di equipe che preveda l’accettazione e la stima reciproca all’interno di ogni gruppo di lavoro: l’educatore di Exodus è parte di una Comunità educante dove ci si confronta e si cresce sul piano umano e professionale. Exodus lavora con tutte le realtà, presenti sul territorio, orientate alla promozione dell’uomo, con la consapevolezza di essere una parte di un impegno civile più ampio che deve comprendere operatività e sensibilità diverse.

L’operatore di Exodus è attento ai mutamenti sociali e ai fenomeni che nella società provocano violenza e ingiustizia, sa intervenire in modo competente e aggiornato dove si presentano situazioni di grave disagio o emarginazione (es. carcere). Alimenta un atteggiamento di prevenzione coinvolgendo primariamente la scuola, famiglia, le associazioni sportive, le realtà musicali e ricreative, gli oratori.

Nelle comunità di Exodus si coniuga il lavoro di gruppo con l’attenzione all’individuo. Viene messo al primo posto il rispetto della persona (la sua identità e dignità) nel suo sforzo di emancipazione e realizzazione.

Il rapporto educativo è condotto con sobrietà e senza sbavature o coinvolgimenti sentimentali. L’educatore di Exodus è persona affettivamente equilibrata, non possessiva, disinteressata. L’educatore si crea momenti quotidiani di ecologia interiore.

Nella gestione delle attività si dà preferenza all’uso di mezzi poveri. L’avventura di Exodus si connota per il suo stile semplice. Anche la precarietà diventa un modo di essere.

L’operatore di Exodus cura su quattro versanti il suo lavoro: la testimonialità, il recupero, la prevenzione e la comunicazione.

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