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Associazione "Amici di Exodus"

L’Associazione “Amici di Exodus” nasce a Cassino nel giugno del 2016 per iniziativa di un gruppo di imprenditori e professionisti guidati dal prof. Ciro Attaianese, già Rettore dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale. con l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle attività di Exodus, raccogliere fondi per incrementare alcune attività in Italia e all’Estero, riflettere sui cambiamenti sociali, sulle forme di protagonismo giovanile e sui fenomeni della devianza.

“L’amicizia – dichiara Luigi Maccaro, responsabile di Exodus dal 1999 – è il bene più grande che possiamo scambiarci e che produce bene per tutti, per la comunità e per il territorio. Ne sono un esempio i tanti volontari che spendono parte del loro tempo in comunità per aiutare la formazione personale e professionale dei ragazzi che tentano faticosamente di ricostruirsi un progetto di vita dignitoso”.

All’Associazione “Amici di Exodus”, giunge anche il saluto di don Antonio Mazzi, neo laureato ad honorem dell’Ateneo cassinate nonché cittadino onorario di Cassino: “Ringrazio Cassino e tutte le sue istituzioni, a partire dall’Abbazia di Montecassino che ci ospita gratuitamente da 27 anni. Credo che abbiamo di fronte sfide educative importantissime che riguardano il futuro dei nostri ragazzi e che solo insieme possiamo vincere. Ringrazio Ciro Attaianese ed i primi compagni d’avventura che hanno deciso di spendersi per realizzare questo ennesimo mio sogno”.

“Fin da quando ho conosciuto don Antonio Mazzi e gli amici di Exodus – dichiara Ciro Attaianese – mi sono reso conto di essere di fronte a qualcosa di ben più ampio di una comunità finalizzata alla riabilitazione di tossicodipendenti. Don Antonio con la sua testimonianza, riporta costantemente la nostra attenzione ai valori che danno un senso al mondo: l’amicizia, la solidarietà, il rispetto e l’amore per il prossimo. E’ nella crisi di questi valori che sono da ricercarsi le tante crisi che affliggono i nostri tempi e che vedono come bersagli e vittime soprattutto i giovani, rendendoli scettici e timorosi nei confronti del futuro. Occorre, per dirla con don Antonio, un pizzico di follia per coltivare l’utopia, intesa come naturale visione di un futuro che migliora le nostre condizioni in funzione delle nostre azioni, delle nostre scelte del presente. L’associazione Amici di Exodus vuole dare il suo contributo per diffondere e condividere questa visione.”

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