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Come possiamo capire se nostro figlio beve o si droga?

Come possiamo capire se nostro figlio beve o si droga?

Nonostante tutti gli sforzi fatti per tenere nostro figlio o nostra figlia lontani dalla droga o dall’alcol, un giorno può venirci il sospetto che questa minaccia li abbia avvicinati. Che cosa fare, e quando?

Sulla scorta di prove scientifiche, si afferma che l’azione preventiva e di intervento contro la droga è tanto più efficace, e risolutiva, quanto più è anticipata la scoperta di un problema che può sfociare nella tossicodipendenza. I genitori possono svolgere in questo, e con rinnovata attenzione, un ruolo determinante. Ma come?

Innanzitutto è opportuno diventare genitori informati su questi argomenti, impegnandosi personalmente a tal fine ed esigendo strumenti validi dai responsabili delle Istituzioni. Non sottovalutare il consumo di sostanze legali (sigarette e alcol) o psicofarmaci che spesso rappresentano i fattori di rischio per l’accostamento ad altre droghe. Conoscere quali sono le più note sostanze illegali e i loro nomi, ricordando che ogni contesto giovanile spesso li modifica nel tempo sostituendoli con soprannomi e nomignoli più o meno diffusi. Approfondire, sulla base di ricerche aggiornate e autorevoli, la conoscenza dei rischi per la salute psicofisica connessi all’uso anche occasionale di tali droghe, ricordando che non esiste nessuna “droga leggera”. Se si utilizza internet come risorsa informativa, fare molta attenzione alla scelta dei siti o delle pagine web: non sempre sono aggiornati e spesso hanno carattere tendenzioso o banalizzante nonostante si presentino con un palinsesto da “enciclopedia”.

Bisogna poi osservare i cambiamenti nel comportamento dei figli: benché molti tratti dell’atteggiamento dei giovani siano diffusi e tipici dell’adolescenza, vanno esaminati con attenzione alcuni segnali indicanti che nella loro vita c’è qualcosa che non va. In particolare quelli che rivelano cambiamenti poco attesi: un peggioramento dell’andamento didattico e disciplinare a scuola, con assenze e ritardi poco giustificati, difficoltà di relazione con gli insegnanti e richieste ripetute di colloqui da parte di questi ultimi, inaspettati e frequenti esiti negativi nelle prove e bocciature, perdita di motivazione allo studio; intensificazione di richieste eccessive riguardanti la privacy, le proprie attività o i beni/oggetti posseduti; uso di incensi, profumi o deodoranti per nascondere l’odore di fumo o di altre sostanze; sottili cambiamenti nello stile di conversazione con gli amici (aumento di segretezza al telefono, utilizzo di codici privati o criptati); frequentazione di nuovi amici poco noti o di nuove compagnie; variazione del modo di vestire, soprattutto se associato a particolari mode o se evidenzia simpatia/avvicinamento verso il mondo della droga o suoi protagonisti (braccialetti con la foglia di marijuana, magliette rappresentanti determinati musicisti, cappellini con il logo pubblicitario delle cartine…); aumento insolito nella richiesta di soldi o di prestiti; presenza concreta di strumenti o accessori per consumo di droga (cartine, determinati tipi di pipe, filtri…); comparsa inusuale di prodotti inalabili (sniffabili) e accessori correlati (solventi, colle, lacche per capelli, smalti per unghie, alcuni prodotti per la pulizia domestica, alcuni tipi di sacchetti); presenza e uso di collirio per nascondere occhi rossi e pupille dilatate; aumento nell’uso di collutorio, caramelle e prodotti simili, utili a eliminare o nascondere l’odore di fumo o alcol; scomparsa o diminuzione inspiegabile, in casa, di determinati farmaci, in particolare psicofarmaci (antidepressivi, ansiolitici, neurolettici).

Occorre poi considerare il profilo psichico, emotivo e relazionale dei figli: spesso l’uso di sostanze è associato a sbalzi d’umore tra irritabilità e apatia, depressione ed eccitazione, scoppio di rabbia o ostilità; tendenza ripetuta a mentire, frugare negli oggetti personali altrui fino a rubare; rifiuto, nelle eventuali conversazioni sul tema, di riconoscere gli effetti nocivi delle droghe; tendenza ad evitare vecchi amici o persone che potrebbero spingerli a confrontarsi con i loro cambiamenti di comportamento; tendenza ad impedire ai genitori di conoscere i nuovi amici che frequentano; risposte elusive alle domande riguardanti i luoghi presso cui si recano; perdita di motivazione e interesse rispetto a precedenti abitudini o attività svolte (sport, studi artistici, utilizzo del tempo libero); isolamento dalla vita familiare o rifiuto della relazione con i compagni di scuola (che non di rado a loro volta emarginano il soggetto a causa dei suoi comportamenti); mancanza di ordine nella gestione di oggetti riguardanti specifiche attività (soprattutto libri, quaderni, determinati documenti scolastici, come il libretto personale o i padellini, che vanno inspiegabilmente perduti).

Notare attentamente gli indizi fisici del corpo dell’adolescente: particolare sonnolenza e rallentamento fisico durante il giorno e alterazioni del ciclo sonno-veglia con difficoltà ad addormentarsi la notte; stati di iperattività, tremore e continua agitazione o nervosismo; incapacità continua di mantenere l’attenzione su ciò che si sta svolgendo; occhi rossi, pupille dilatate e cerchi intorno agli occhi; mancanza di cura del proprio aspetto e dell’igiene personale; espressione verbale o scritta confusa e poco logica; inspiegabile perdita o aumento di appetito; movimenti poco coordinati e particolare disattenzione alla guide del motorino; frequenti sintomi simili a quelli da raffreddamento o tosse cronica; perdita di peso.

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