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Assemblea d’Istituto con una “tremenda voglia di vivere”

Assemblea d’Istituto con una “tremenda voglia di vivere”
Articolo scritto dalla studentessa Giulia Bianchi della Quinta A Istituto Alberghiero

Durante l’Assemblea di Istituto del 14 febbraio 2022, noi alunni abbiamo partecipato ad un incontro online con gli operatori della Fondazione Exodus di Cassino; il Responsabile, dott. Luigi Maccaro ha presentato il progetto “Tremenda voglia di vivere”, inoltre c’è stato l’intervento di un ospite della struttura che ha raccontato la sua esperienza. Il dottor Maccaro ha innanzitutto presentato la comunità, nata a Cassino nel 1989 in una cascina di campagna messa a disposizione dall’Abbazia di Montecassino. Hanno cominciato ospitando dei ragazzi con problemi di tossicodipendenza da eroina, oggi invece c’è un confronto con ragazzi che hanno problemi di dipendenza da gioco d’azzardo, ma anche da smartphone e da internet. La prevenzione delle tossicodipendenze ha occupato all’inizio una parte importante delle attività svolte, anche se negli ultimi anni gli operatori hanno trasformato la loro esperienza diventando un centro giovanile che continua ad accogliere persone che hanno varie forme di difficoltà, tra cui i problemi di dipendenza, ma è anche un vero e proprio centro giovanile, insomma, è una sorta di “Oratorio Moderno” come lo chiama Don Antonio Mazzi, fondatore delle comunità Exodus, dove appunto i ragazzi che hanno avuto e hanno delle difficoltà possono stare insieme ad altri ragazzi: è proprio nell’aiuto reciproco, nella relazione e nella condivisione che queste persone riescono a trovare la motivazione e gli stimoli per un progetto educativo personale, globale, completo e armonioso,

Un tempo, continua Maccaro, tolta l’eroina, fatta la disintossicazione, la persona aveva solo da rimboccarsi le maniche e ricostruire un progetto di vita diverso. Oggi invece le sostanze hanno un effetto psicoattivo, anche la cannabis che da molti ragazzi è considerata una sostanza innocua, ma soprattutto le sostanze di sintesi, le droghe sintetiche, oppure i comportamenti da utilizzo eccessivo di internet e di smartphone, provocano disturbi a livello psichico che sono complicati da rimettere a posto e in alcuni casi i danni sono irreversibili, perché il deterioramento della corteccia cerebrale provocato dalla cannabis nel cervello delle persone è qualcosa di oggettivamente impossibile da sistemare perché le cellule del cervello non si rigenerano. 

Abbiamo ascoltato anche l’intervento di un ospite della struttura che ci ha raccontato del coinvolgimento dei ragazzi della comunità e di come hanno affrontato il tema della prevenzione. L’ospite ha concluso dicendo che in questi trent’anni la comunità Exodus ha subito continue evoluzioni, perché bisogna sempre migliorarsi. Inizialmente all’interno della comunità vivevano i ragazzi tossicodipendenti per cui si pensava che all’esterno ci fossero le persone buone e dentro quelle cattive, in questo modo si faceva questa discriminazione.

Quindi si è pensato di abbattere questo muro del pregiudizio e di aprire i cancelli della comunità e far si che i ragazzi potessero vivere il territorio e dare la possibilità al territorio di entrare in comunità per rendersi conto di come i ragazzi vivono e di quello che fanno, creando anche delle attività per il territorio, soprattutto per i giovani, infatti sono nati i centri di aggregazione giovanile, il campus estivo per ragazzi e bambini, sono stati costruiti i campetti di calcio e da tennis, il parco avventura per i bambini, la fattoria didattica per le scuole, si possono festeggiare le feste di compleanno, ci sono i servizi per i disabili, il doposcuola, le attività sportive, il teatro, la musica e molto altro. Tutto questo è possibile per le donazioni e per i progetti di inclusione, ma grazie soprattutto ai volontari che mettono a disposizione il loro tempo per fare qualcosa di utile per sé stessi e per la comunità

Giulia Bianchi VA Alberghiero

Testimonianze

L’attenzione agli adolescenti e ai giovani non è solo un impegno sociale o politico, ma è la presa in carico di un progetto di vita. Un progetto che ha l’ambizione di costruire opportunità per i ragazzi e risposte ai loro bisogni. Ciò può avvenire solo mettendosi in ascolto del mondo giovanile. In questa ottica, tra i dieci Tavoli di lavoro tematici che il 30 giugno si confronteranno sulle politiche giovanili, particolare importanza riveste quello autogestito dai giovani: la grande adesione dei ragazzi dimostra la loro voglia di partecipazione.

Luigi Maccaro
Luigi Maccaro

Negli ultimi due anni alcune criticità del mondo giovanile che già erano presenti sono emerse con maggior intensità, perché il Covid ha fatto esplodere situazioni che prima erano silenti. Gli eventi organizzati da Exodus ci aiutano a riflettere, a fare il punto sulla nostra esperienza di professionisti al servizio delle persone più fragili. E sul tema del disagio giovanile abbiamo ancora tanta strada da fare. L’importante è farla insieme.

Vincenza Simeone
Vincenza Simeone

Sono Angela e faccio ormai parte di questa famiglia da più di 18 mesi. La comunità è la mia seconda casa, è davvero un posto stupendo… (altro…)

Angela
Angela

Vi rinnoviamo tutta la nostra stima, anche con questo articolo che mia figlia ha scritto sottolineando tutto ciò che di buono e di utile fate con passione per il bene comune e per il sociale! Con l’augurio di continuare sempre a fare del bene e fatto per bene come solo voi sapete fare.

Enrica
Enrica
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