Primo modulo del corso per Peer Educator
Si è concluso con grande successo il primo incontro del Corso di Formazione per Peer Educator contro le Dipendenze, tenutosi presso la Comunità Exodus di Cassino. Gli studenti del quinto anno dell’Istituto “A. Giordano” di Venafro, accompagnati da due docenti, hanno partecipato a una mattinata intensa e coinvolgente, che ha posto le basi per il loro futuro ruolo di educatori tra pari nella prevenzione delle dipendenze.
Un viaggio nella missione di Exodus
La giornata è iniziata con l’intervento di Luigi Maccaro, responsabile della sede Exodus di Cassino, che ha illustrato la storia e la missione della Fondazione Exodus, fondata da Don Antonio Mazzi. Durante il suo intervento, Maccaro ha ripercorso i 40 anni di attività della Fondazione, soffermandosi sul metodo educativo e sull’approccio integrato alla prevenzione, cura e reinserimento sociale.
Esperienze professionali e personali
A seguire, gli operatori di Exodus hanno condiviso le loro esperienze umane e professionali:
- Silvia Scafa, responsabile dell’Unità di Strada, ha raccontato come si costruisce una relazione con i ragazzi nelle piazze della movida, spiegando le modalità operative delle uscite sul territorio.
- Natasha Trani, responsabile dei Servizi per le Dipendenze Comportamentali, ha descritto il lavoro di presa in carico delle persone affette da dipendenze come il gioco d’azzardo patologico e l’importanza di offrire percorsi di sostegno personalizzati.
- Franco De Rosa, mental coach e coordinatore dei gruppi di auto-aiuto, ha illustrato le dinamiche di supporto emotivo e motivazionale per il recupero.
Uno dei momenti più emozionanti è stato l’intervento di un ospite della comunità, che ha raccontato il proprio percorso di dipendenza, le difficoltà vissute in carcere e il cammino di rinascita intrapreso grazie al sostegno della comunità.
Laboratorio pratico sui fattori di rischio e protezione
Nella parte finale della mattinata, gli studenti sono stati coinvolti in un laboratorio pratico dedicato all’identificazione dei fattori di rischio e di protezione legati alle dipendenze. Lavorando in gruppo, hanno analizzato situazioni concrete, rappresentando graficamente le dinamiche che favoriscono o contrastano lo sviluppo di dipendenze, con il supporto degli operatori di Exodus.
Compiti a casa e una nuova proposta
Prima di salutarsi, agli studenti è stata assegnata una traccia di lavoro personale da sviluppare a casa, con riflessioni sulle competenze acquisite, le considerazioni emerse e le aspettative per il proseguo del corso.
Inoltre, è stata proposta un’iniziativa speciale: organizzare, in collaborazione con i peer educator, un’uscita straordinaria dell’Unità di Strada in un luogo di aggregazione giovanile, per sensibilizzare i ragazzi del territorio sui rischi delle dipendenze.
Prossimi appuntamenti
Il corso, composto da sei moduli, continuerà con incontri volti a fornire agli studenti gli strumenti necessari per diventare educatori tra pari, capaci di promuovere una cultura della prevenzione e del sostegno nella loro scuola e comunità.