Hai bisogno di aiuto? Scrivici.

Blog

Blog Comunità Terapeutica Dipendenze

Innovazione, integrazione e comunità: la visita MedNET a Exodus

Innovazione, integrazione e comunità: la visita MedNET a Exodus

Lo scorso 11 dicembre, la Comunità Exodus di Cassino ha accolto con entusiasmo la delegazione della Rete MedNET del Consiglio d’Europa, accompagnata da due rappresentanti del Dipartimento Politiche Antidroga. Questa visita ha rappresentato un’importante occasione di confronto e scambio sul tema delle misure alternative alla detenzione, con un focus specifico sul trattamento dei detenuti tossicodipendenti. L’evento ha sottolineato l’importanza di affrontare le dipendenze con un approccio innovativo, evidenziando le strategie e i risultati concreti raggiunti dalla comunità.

Un modello innovativo e integrato

La delegazione ha espresso forte apprezzamento per l’approccio innovativo e integrato adottato dalla Comunità Exodus. Tra i punti di forza evidenziati, spiccano la grande apertura al territorio, la varietà di attività proposte nella cascina e l’integrazione tra approccio educativo, intervento terapeutico e coaching motivazionale. Gli operatori della comunità hanno esposto con chiarezza il programma, il metodo e gli strumenti che compongono la proposta educativa, sottolineando l’efficacia del modello adottato. Inoltre, è stata evidenziata la capacità della comunità di adattarsi alle esigenze in continua evoluzione delle persone che accoglie, offrendo soluzioni flessibili e personalizzate.

Collaborazione tra pubblico e privato sociale

Significativa è stata la presenza di quattro operatori del Ser.D. interno al carcere di Regina Coeli, a testimonianza della continuità tra il lavoro svolto in ambito detentivo e quello proseguito in comunità. Alcuni ospiti della Comunità Exodus provengono proprio dall’istituto romano, dove è iniziato il loro percorso di cura. Questo esempio di sinergia tra pubblico e privato sociale è stato definito un modello di intervento coordinato e condiviso, indispensabile per affrontare con efficacia le sfide legate alle dipendenze. La delegazione ha inoltre rimarcato il valore aggiunto derivante da un intervento che combina competenze istituzionali e approcci innovativi del terzo settore.

Il Centro don Milani: prevenzione e intervento precoce

Un altro elemento che ha suscitato grande interesse è stato il Progetto del Centro don Milani, una nuova struttura inaugurata in occasione del 34° anniversario della Comunità Exodus. Questo centro diurno per adolescenti è pensato per affrontare difficoltà spesso gravi, come il disagio psicologico, la dipendenza da social e smartphone, o le situazioni di messa alla prova per reati. Con un approccio di prevenzione secondaria, il centro mira a intervenire prima che tali problematiche si trasformino in percorsi di devianza conclamata.

Oltre a fornire supporto immediato, il Centro don Milani si propone di creare un ambiente sicuro e stimolante, in cui i giovani possano sviluppare resilienza e competenze sociali, promuovendo percorsi di responsabilizzazione che mirano a una piena reintegrazione sociale.

Prevenire la dispersione scolastica

L’impegno di Exodus sul fronte della prevenzione alla dispersione scolastica è stato un altro tema centrale della visita. Gli operatori della comunità intervengono in alcune scuole superiori di Cassino offrendo percorsi di mentoring individuale per studenti in difficoltà e momenti di formazione per le famiglie. L’obiettivo è rafforzare la collaborazione tra scuola e famiglia, contribuendo al benessere e al successo educativo degli studenti.

Questa azione preventiva rappresenta un modello virtuoso per combattere l’abbandono scolastico, fenomeno che spesso prelude all’esclusione sociale. Grazie alla rete di collaborazione con gli istituti scolastici e al coinvolgimento attivo delle famiglie, Exodus punta a creare un ecosistema di supporto che favorisca la crescita personale e accademica dei ragazzi più vulnerabili.

Un ventaglio di risposte personalizzate

La delegazione ha sottolineato l’interesse per l’ampia offerta di servizi proposti da Exodus nel campo delle dipendenze, che comprende gruppi di auto mutuo aiuto, il centro diurno e la comunità residenziale. La comunità affronta sia le dipendenze da sostanza sia quelle comportamentali, con un approccio flessibile che, in accordo con il Ser.D. inviante, permette di concordare risposte personalizzate in base alle caratteristiche dell’utente.

In questo contesto, Exodus si distingue per la capacità di integrare interventi terapeutici, educativi e motivazionali, offrendo un percorso di cura completo che non si limita alla gestione dei sintomi ma punta al pieno recupero e all’autonomia della persona.

Lavoro ed educazione: strumenti di rinascita

Uno degli aspetti più apprezzati è stato il valore educativo attribuito al lavoro. In comunità, il lavoro viene inizialmente utilizzato per sviluppare competenze trasversali e, successivamente, come occasione di formazione professionale. Per i ragazzi più giovani, grande attenzione è rivolta ai programmi di recupero scolastico. A partire dal prossimo anno scolastico, grazie alla collaborazione con l’IIS San Benedetto – indirizzo Alberghiero, alcuni ospiti potranno frequentare corsi serali per conseguire titoli utili nel mondo del lavoro.

La comunità non trascura nemmeno lo studio universitario, come dimostra la storia di Simone, che si è recentemente iscritto al Corso di laurea in Scienze motorie presso l’Università di Cassino. Questo approccio multidimensionale rappresenta una base solida per il reinserimento sociale e lavorativo, garantendo ai partecipanti strumenti concreti per ricostruire la propria vita.

Conclusioni e prospettive future

La visita della delegazione MedNET è stata un successo, confermando la validità dell’approccio della Comunità Exodus di Cassino. Gli ospiti hanno apprezzato l’impegno e la capacità di innovazione dimostrata, oltre alla volontà di influenzare positivamente le politiche pubbliche in materia di devianza e dipendenze. Questa giornata ha rafforzato l’idea che l’integrazione tra pubblico e privato sociale, unita a un approccio educativo e motivazionale, rappresenti la strada maestra per costruire percorsi di rinascita e reintegrazione sociale.

La comunità continua a guardare al futuro con l’ambizione di ampliare ulteriormente la propria offerta, esplorando nuove collaborazioni e sviluppando progetti che possano diventare modelli di riferimento per le politiche pubbliche. Il lavoro quotidiano di Exodus rappresenta un esempio concreto di come un approccio umano e multidimensionale possa trasformare vite e costruire una società più inclusiva.

Il feedback della Delegazione

“La nostra visita alla Comunità Exodus è stata sia un’occasione di arricchimento che una fonte d’ispirazione, fornendo un’opportunità per un dibattito significativo. Il team di Exodus ha presentato il proprio innovativo modello per l’attuazione delle misure alternative alla detenzione per le persone con dipendenza da sostanze nel contesto del sistema giudiziario penale, rispetto a cui le loro attività integrate sono in grado di combinare efficacemente elementi terapeutici, motivazionali e occupazionali.
Abbiamo osservato che Exodus impiega standard ben definiti che ne indirizzano le pratiche attuate, così da determinare esiti positivi per l’utenza. Siamo rimasti particolarmente impressionati dalla varietà di servizi per gli adolescenti e specialmente dalle iniziative rivolte alle dipendenze comportamentali. Exodus rappresenta esemplifica la collaborazione tra organizzazioni della società civile e settore pubblico. Abbiamo personalmente osservato questa cooperazione nell’integrazione tra Exodus e la Casa Circondariale di Regina Coeli. Questa esperienza arricchirà significativamente i nostri sforzi di incorporare simili strategie nel sistema egiziano, al fine di rispondere efficacemente alle nostre sfide.
Esprimiamo la nostra gratitudine al Gruppo Pompidou e al suo rappresentante, Ismail, così come ai rappresentanti del Dipartimento per le Politiche Antidroga, Guglielmo e Roberta, per aver facilitato questa visita. I nostri sinceri ringraziamenti vanno al team della Comunità di Exodus per la loro ospitalità e per le preziose conoscenze trasmesse”.