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Formazione genitori a Bruxelles

Formazione genitori a Bruxelles

Il 2 dicembre scorso, il Foyer Catholique Européen di Bruxelles ha ospitato un evento straordinario dedicato ai genitori e agli educatori: un incontro di formazione su una delle sfide più attuali e complesse, l’educazione nell’era digitale. L’incontro, promosso con entusiasmo dalla comunità cattolica italiana di Bruxelles, ha riunito genitori, educatori e figure di rilievo in un dialogo aperto e arricchente.

La serata tra accoglienza e testimonianze

don Claudio Visconti
foto: SIR/Marco Calvarese

Don Claudio Visconti, figura guida della comunità cattolica e “cuore” del Foyer, ha aperto l’evento con parole di accoglienza che hanno creato un’atmosfera di condivisione. Lara Paoletti, funzionaria della Commissione Europea e Capo Scout, ha coordinato con grande competenza gli interventi, ponendo le basi per una riflessione collettiva.

Luigi Maccaro, responsabile della Comunità Exodus, ha portato il suo contributo con un intervento che ha toccato temi centrali per i genitori di oggi: l’impatto degli smartphone sui giovani, i confini tra regole e libertà e le insidie di un’infanzia “fondata sul telefono”. Il tema, che emerge anche nel libro “La Generazione Ansiosa”, ha evidenziato come l’uso eccessivo della tecnologia stia ridisegnando le dinamiche familiari e sociali, contribuendo a un aumento di ansia e isolamento tra i giovani.

Storie di vita e una canzone per riflettere

Tra gli interventi, il cantautore Giacomo Lariccia ha condiviso il significato profondo della sua canzone “Tremenda voglia di vivere”, ispirata al legame con la Comunità Exodus di Cassino. La musica è diventata veicolo per esplorare la resilienza e la speranza, suscitando momenti di commozione tra i presenti.

Riflessioni dall’analisi sul disagio giovanile

La locandina dell'evento
La locandina dell’evento

I dati e le analisi emersi hanno fornito un contesto chiaro alle difficoltà affrontate dai genitori. Studi recenti rivelano che l’introduzione massiccia degli smartphone, tra il 2010 e il 2015, ha contribuito a un’impennata di ansia, depressione e isolamento sociale nei giovani. I social media, progettati per catturare l’attenzione, inibiscono lo sviluppo di relazioni profonde e promuovono un senso di inadeguatezza, specialmente tra le ragazze. Come sottolineato durante l’incontro, è fondamentale recuperare il valore del gioco libero, della relazione autentica e della comunità, elementi che, secondo gli esperti, proteggono i bambini dai rischi del mondo digitale.

Una formula vincente per la crescita

L’evento ha dimostrato che la combinazione tra l’intervento di esperti e la condivisione di esperienze personali può generare uno spazio di crescita e supporto. Le storie condivise hanno trasformato la serata in un momento unico, dove teoria e vissuto si sono intrecciati, offrendo ai partecipanti strumenti concreti per affrontare le sfide educative odierne.

Uno sguardo al futuro

Iniziative come questa sono fondamentali per creare una rete di supporto tra genitori ed educatori, ma anche per avviare un dialogo più ampio sulle politiche educative e le responsabilità delle aziende tecnologiche. Limitare l’uso dello smartphone e favorire il gioco libero possono essere primi passi per restituire ai giovani un’infanzia più equilibrata e meno “ansiosa”. Questo incontro a Bruxelles è stato un importante passo verso una consapevolezza condivisa, ricordandoci che educare oggi significa saper navigare tra le sfide di un mondo in costante evoluzione.